FORTEZZE


NOVIGRAD, CASTELLO DEI FRAKOPANI, del quale non si sa quando sia stato fondato, ma dal Codice di Vinodol è visibile che già nel 1288 apparteneva alla famiglia dei conti Frankopani, fino al 1761 è rimasto per intero come quando fu costruito. Dopo l'esecuzione di Fran Krsto Frankopan e Petar Zrinski a Beèko Novo Mjesto nel 1671, i loro poderi diventarono preda dei feudatari. Nel 1685 la Camera ungarica cedette Novi in appalto al Barone Franjo Rigoni. In quel verbale di consegna e descritta la città e elencato l'inventario, cosicchè, fra l'altro si fa menzione delle birrerie e dei magazzini a livello del suolo della città, addirittura dei magazzini dei frati paolini.
Nel 1692 la Camera Ungarica ha venduto alla Camera Austriaca tutti i poderi litoranei dei Zrinski-Frankopani per 500.000 florini, e cosè lo stesso anno anche Novi venne sottomesso alla Camera Austriaca. Nel 1749 Novi cambia nuovamente padrone e viene sottomesso all'amministrazione della Deputazione viennese, esattamente della "Banco-Gefôöhlen Administration in Herzogthum Krain und Litorale Austriaticum" con sede a Ljubljana. Nel 1761, il 3 agosto, l'amministrazione della banca suggerisce alla deputazione a Vienna di smantellare due terzi del Castello di Novi, a causa delle alte spese di manutenzione, con la motivazione che un terzo sarebbe stato sufficiente per la residenza dei castellani.
Cosè, il vecchio castello dei Frankopani fu ridotto a resti che ancor'oggi, anche se sviliti e devastati, chiudono dalla parte occidentale la piazza principale di Novi. Nella pianta della superficie, sulle nuove piastre di pietra che coprono la piazza sono stati disegnati i fondamenti dell'ex torre di forma circolare o "rondela" come gli abitanti usano chiamarla.

SALA DI LETTURA POPOLARE E MUSEO POPOLARE
Al pianterreno del Castello dei Frankopani è situata la SALA DI LETTURA E BIBLIOTECA POPOLARE, fondata nel 1845, durante il movimento illirico. La Sala di lettura ha avuto u ruolo molto significativo nella vita culturale del luogo, cosè gli abitanti di Novi, in segno di gratitudine verso il suo fondatore, il canonico Josip Mažuranić, hanno eretto, il 9 dicembre 1988, una lapide sulla sua casa natia nella città vecchia.

Al secondo piano del castello si trova il MUSEO POPOLARE che, alla sua fondazione era situato nei locali dell'ex Vescovato. Questa preziosa istituzione fu fondata il 1. maggio 1951 dal maestro Juraj Potocnjak, da Novi.
I pezzi d'esposizione del Museo, molto interessanti ed originali, suscitano l'interesse dei visitatori, perchè possono far loro conoscere la cultura del passato del popolo di questa regione, la sua vita e consuetudini dal 1288 ad oggi. Particolarmente interessante é la collezione etnografica di costumi e strumenti nazionali originali, quindi i reperti archeologici e idroarcheologici di Novi Vinodolski e Povile, la collezione di oggetti artistici e armi come pure la collezione alla memoria del letterato Mažuranić.

LA FORTEZZA ROMANA LOPSICA
Gli esperti discordano d'opinione, mentre gli uni affermano che Lopar era un vecchio forte romano, gli altri sono del parere che era una città francopana, medioevale. Sia quel che sia, rattrista il fatto che oggi, a testimoniare il passato, siano rimasti solamente i resti delle mura che non parlano, ma sicuramente ricordano molto.

I resti dei ruderi della città di Lopar erano conservati abbastanza bene fino all'inizio della seconda guerra mondiale, e anche la ricostruzione della pianta della città di quei giorni, come pure le fotografie, confermano che la città aveva una forma di costruzione pentagonale, protetta dalla parte del mare da due torri quadrangolari e a nord da due più piccole. 

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